Lala ci diffida e mette il bavaglio sul passato da sbarbatello di festini con minorenni che imbarazzano il vescovo Caputo!
Subito ha preso lo smartphone e scritta di impeto una pec dove, in brevissima sintesi, ci diffida per questo articolo Lo “Gnocca Party del PD” di Marcello Lala imbarazza il vescovo di Pompei Caputo!
cerca di intimidirci e ci invita a rimuovere l’articolo pubblicato nella giornata di ieri sul nostro Sito di Informazione www.lastampabellezza.it, definito da Marcello Lala “Blog o presunto tale“.
E continua… “Contenuto altamente diffamatorio“, secondo Lala, secondo il nostro modestissimo punto di vista Diritto all’informazione e applicazione seppur molto critica ma fedele nel racconto dell’inviolabile art. 21 della Costituzione.
Un fiume in piena, il nostro ex sbarbatello, che ci ha anche comunicato a pochi secondi dalla pubblicazione su La Stampa Bellezza di avere scritto: all’Ordine dei Giornalisti, Garante per la Privacy “di questa disinformazione” e all’Autorità Giudiziaria competente delle “gravi affermazioni sul mio conto che ovviamente hanno risvolti penali che saranno valutati in seguito sulla sua attività che non cita le fonti“.
LA RISPOSTA DELL’EDITORE E DEL DIRETTORE RESPONSABILE, GENNY MANZO
Egregio Dott. Lala, perché vuole imbavagliarci su un periodo della sua vita ben noto e riportato già a quei tempi da illustri Colleghi di Dagospia e Corriere del Mezzogiorno sulla stampa nazionale?
In tutta sincerità può scrivere anche all’onnipotente: queste intimidazioni di bassissima lega non ci colpiscono e non ci appartengono perché credo, crediamo fedelmente, nel Diritto all’Informazione, che è sancito dall’art. 21 della Costituzione Italiana inviolabile per chiunque.
In ogni caso, La informo, che sarò e saremo ben lieti di darLe diritto di replica in una diretta Facebook: non concordata sui temi come capita sempre a quei giornalisti indipendenti come me, come noi; magari farLe chiarire ulteriormente quell’episodio, magari altri, perché secondo il nostro modestissimo parere – fatto di anni di mestiere e di querele temerarie come la sua, archiviate, perché carenti di prove contro il sottoscritto -, manca ancora qualche tassello, di un episodio non isolato e ritornato di forte attualità perché, Lei, è oramai una sorta di Ambasciatore Politico nel mondo del Comune di Pompei del sindaco, Carmine Lo Sapio, di una città: silenziosa, rispettosa della Madonna e della Cristianità e non delle cosiddette notti brave e gli abiti succinti di minorenni senza mutande addirittura.
Spero, infine, che alle Gnocche – oramai archiviate con la maturità -, Lei oggi preferisca gli gnocchi. ‘E chest’è!
(3. CONTINUA)
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