Il classico volo al contrario per Aliberti, un suo cavallo di battaglia tra i più noti: prima la sceneggiata e poi per il finale in tribunale a dover giustificare quanto e quante dette.
Questa volta nei confronti dei sanitari dell’ASL di Salerno che, dopo la storia dell’ambulanza a via Martiri d’Ungheria arrivata – sempre secondo il Pasquale Angelino pensiero sul luogo di un incidente senza un medico a bordo e in ritardo, tale da innescare una sorta di caccia alle streghe anche secondo le cronache di quel giorno nefasto e triste a livello umano. L’ennesimo per Aliberti che, anziché continuare a svolgere il ruolo da eletto dal popolo sta continuando a sperimentare il ruolo di Re, senza scettro, senza corona ma con un bel portafoglio zeppo di denari pubblici nonostante le noie dei magistrati contabili. ‘E chest’è!