Giovanni Di Maio, geologo per la Soprintendenza di Pompei, è la personalità (ancora senza identità fino a ieri), che non solo censurò senza alcun valido motivo il tecnico-architetto, Licia Todisco, che ci stava fornendo con piena disponibilità delle informazioni in merito all’intervento di consolidamento che si sta effettuando da ieri a viale Europa per salvaguardare e magari iniziare a tutelare uno dei costoni più ricco di opere archeologiche dell’antica Stabiae ma utilizzò anche un atteggiamento, che dire discutibile: è veramente un eufemismo.
Una presenza sicuramente stravagante: negli abiti e nelle misure di sicurezza non utilizzate da Di Maio per un cantiere
ma non a caso visto che si tratta del professionista, che relazionò di possibilissimi ritrovamenti di epoca Romana, proprio all’Eav, prima dei lavori per la creazione del secondo tunnel in via Grotta San Biagio; che sta creando ancora tantissime polemiche a Castellammare di Stabia proprio per il male ulteriore che si rischia di arrecare alla nostra Stabiae. ‘E chest’è!
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