Disastro Funivia. Impianto frenante stravecchio del 1989!

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Un acquisto di una Pinza Freno Galvi per impianto di Funivia il 12 marzo 2025 e documentato da noi (LEGGI ARTICOLO) ha portato i colleghi de Il Fatto Quotidiano ad ampliare l’indagine giornalistica e lo scenario di questa tragedia, che sembra uguale a tutte le altre, e presto (ci auguriamo prestissimo) troverà i primi indagati nel libro nero (nerissimo) della Procura di Torre Annunziata e del disastro della Funivia, che ha visto quatto persone perdere la vita tra cui un dipendente dell’Eav, Carmine Parlato.

La sciatteria, la mancanza di revisione e manutenzione completa. Freni vecchi addirittura dal 1989. Queste le prime risultanze svelate dai giornalisti-giornalisti

mentre a piazza Unità d’Italia e nel cortile antistante la Funivia (in una sorta di comproprietà con un popoloso condominio di Castellammare di Stabia) pende ancora con il freno d’emergenza attivato l’unica panarella, la fune traente tranciata le fa da contorno (nella foto di copertina) mentre dell’altra panarella, un ammasso di rottami pochi chilometri più a monte di Monte Faito, non resta più niente per il futuro.

Un futuro difficile quasi impossibile per la Funivia: basti considerare che nell’ultima tragedia del 1960 poi passarono decenni, decenni e decenni prima di rivederla nuovamente in funzione per il Monte Faito. ‘E chest’è!

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