Ecco il Piano del sindaco Lo Sapio sui bancarellari…
Divide et impera è una locuzione latina secondo cui un’autorità può più efficacemente controllare e governare un popolo con il dividerlo in più parti, provocando rivalità e fomentando discordie al suo interno. Il motto, sebbene di origine incerta, fu attribuito per la prima volta a Luigi XI di Francia.
E questo sta avvenendo a Pompei sotto la regia del sindaco Lo Sapio ieri si è compiuta la rottura anche tra i bancarellari, che si sono divisi in due gruppi: uno propenso a portare avanti la battaglia (civile e pacifica pur dimostrando alla popolazione in qualche manifestazione di aver subito delle ingiustizie facendo risorgere, come la fenice, la verità dei fatti anche per quanto concerne la storia delle bancarelle e dei chioschi rasi al suolo da via Roma fino alla Villa dei Misteri dell’amianto caduto nell’oblio con Zuc, Zuc) e l’altro pronto a creare un consorzio magari fornendo di tessera onoraria proprio Carmine Lo Sapio.
È inutile dire che queste due strade porteranno ad altri mesi (almeno otto ha abbozzato Lo Sapio) di stop e sicuramente a nuove fibrillazioni e tensioni, che troveranno spazio anche in qualche altro consiglio comunale a palazzo De Fusco dove si attendono, tra i banchi di maggioranza e minoranza, gli ultimi duelli prima delle elezioni regionali in autunno 2025 e comunali per l’estate 2026.
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