Combattere ogni forma di criminalità organizzata deve restare una priorità trasversale, senza strumentalizzazioni e senza scorciatoie.
La camorra non può diventare l’alibi per colpire una città, né per mettere in discussione la legittimità democratica di un’intera amministrazione eletta dai cittadini.
In questo ruolo, sentiamo il dovere di tenere insieme due principi fondamentali: la tutela della legalità e la salvaguardia della dignità del Consiglio Comunale, delle sue istituzioni, dei consiglieri e delle forze che compongono la coalizione.
Principi su cui basarsi per poter reprimere qualsiasi sistema invasivo che ha la capacità di infiltrarsi e controllare diversi settori della società, non solo quelli legati al crimine, ma anche quelli economici, politici e sociali.
Criminalità e corruzione si combattono con atti concreti, non con operazioni mediatiche o allusioni generiche che rischiano di alimentare sfiducia, sospetto e isolamento. Le patenti della legalità si conquistano con atti concreti non insinuando dubbi.
Resta, pertanto, a noi il compito di agire in modo incisivo e tempestivo nelle zone più precarie, quale obiettivo comune e condiviso con magistrati, forze dell’ordine, associazioni, parrocchie, scuole, politici e semplici cittadini che amano e cercano la legalità e la giustizia.
Le questioni urgenti della città – dal Piano Urbanistico alla riconversione della linea ferroviaria, fino alla variazione di bilancio in discussione lunedì – meritano di essere affrontate con serietà e responsabilità.
Castellammare ha bisogno di decisioni, non di tensioni. Di contenuti, non di etichette.

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